
Denominazione Collio DOC
Vitigni 100% Malvasia
Regione Friuli Venezia Giulia
Gradazione 13,5% vol
Formato 0,75 l
Al naso si sente un bouquet ampio e leggermente aromatico che spazia dalla frutta a polpa gialla (albicocca, pesca, susina), alle note agrumate di pompelmo e scorza d’arancia, al tocco mielato tipico dell’acacia. Il tutto poggiato su una vena minerale.
All'assaggio è notevole il perfetto equilibrio tra la consistenza morbida e cremosa, e la vivacità e mineralità tipiche del vitigno. Complessivamente armonico e con l’alcool perfettamente integrato. La persistenza è lunga e su note agrumate e floreali.
Il colore è giallo paglierino.
I vigneti di questa Malvasia sono tutti all’interno della DOC Collio nel cuore del Friuli Venezia Giulia. La Località Petrìs si trova tra le colline nei dintorni del complesso aziendale. Questo temine è il nome della zona in cui si trovano i terreni. Iin Friulano significa pietra , in quanto il sottosuolo è particolarmente roccioso. Alcune di queste rocce furono utilizzate nella costruzione della casa colonica dei Venica.
L’orientamento dei vigneti, l’esposizione e l’altitudine sono diversi, e ciò fa sì che anche la raccolta delle uve avvenga in momenti distinti. Si tratta di un’uva a bacca bianca appartenente ai vitigni autoctoni tipici del Friuli Venezia Giulia.
Le uve vengono raccolte a mano, poi fatte macerare a 10/12° in contenitori appositi che, grazie a innovativi sistemi riciclano l’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione, per evitare che il mosto si ossidi. L’affinamento avviene in botti di legno grandi e in contenitori di acciaio.
La cantina Veniva & Venica viene gestita dalla famiglia da generazioni, dai nonni Adelchi e Daniele. Poi i sucessori Giorgio e Gianni con le mogli e i figli. Nel corso del tempo la professionalità, il rispetto del territorio, l’aspetto architettonico dell’Azienda hanno portato i vini a livelli interessanti. Sono vignaioli autoctoni che stimano e s’impegnano a far esaltare le proprie tradizioni con la continua ricerca ed innovazione. Credono che sia necessario interpretare al meglio il rapporto tra uomo e ambiente e si può ricevere il massimo solo se si dà il massimo.