Vitigno 90% Chardonnay, 10% Pinot Noir
Affinamento 36 mesi sui lieviti
Dosaggio ND
Categoria Produttore RM
Formato 0,75 l
Volume alcolico 12.5%
Un naso icco e di grandissima complessità, goloso e raffinato al tempo stesso, note di piccoli frutti di bosco rossi , crema pasticciera, rabarbaro, scorza d'agrumi.
In bocca cambia spesso e spiazza chi lo assaggia: sorso ricco e di grande spessore allo stesso tempo, è dotato di una persistenza difficile da cancellare ed è di una duttilità sconfinata a tavola.
É uno champagne d’assemblage, composto dal 90% circa di Chardonnay e dal 10% di vino rosso prodotto con uve Pinot Noir di Ay e Ambonnay. Secondo Anselme Selosse, il rosé deve saper esprimere un perfetto equilibrio tra il bouquet del Pinot Noir e la finezza dello Chardonnay, perciò è innanzitutto necessario che non sia sovradosato o piatto.
Nel 1980 Anselme Selosse prende la direzione dell’azienda del padre Jacques Selosse con il prezioso aiuto della moglie Corinne. L’azienda possiede circa 8 ettari, la maggior parte dei quali di Chardonnay Grand Cru nei comuni di Avize, Cramant e Oger, una vigna di Pinot Noir Grand Cru ad Ay ed una ad Ambonnay.
La produzione globale annuale si aggira intorno alle 45.000 bottiglie. Ogni due anni viene inserito in profondità nei loro terreni un composto organico per favorire la valorizzazione del terroir. Anselme Selosse, durante ogni primavera ed autunno, lavora il terreno al fine di renderlo leggero e poroso per permettere un miglior passaggio dell’acqua. Le piante sono mantenute basse con un rendimento inferiore ai 2/3 della resa media in Champagne. Le difese immunitarie della vigna sono sollecitate in modo naturale, senza alcun impiego di trattamenti chimici. Dopo la spremitura tradizionale il mosto viene messo in barriques per la fermentazione, che inizia senza l’aggiunta di lieviti selezionati ed avviene con batonnage settimanale durante il periodo invernale e mensile durante l’estate. Tale processo prosegue naturalmente senza alcun intervento e dura a volte sino a luglio. La fermentazione malolattica è contenuta, l’acidità naturale del vino non viene neutralizzata poichè i concimi non contengono potassi minerali e non si effettua mai alcun tipo di filtrazione.
Anselme Selosse afferma che il suo ruolo non è quello di standardizzare il gusto, ma di raccontare la storia dei suoi vigneti rispettando la vocazione del vino e del terreno. Per questo non utilizza lieviti selezionati durante la fermentazione e preferisce il fruttosio puro d’uva per il dosage al momento del dégorgement. Queste due particolarità, proprie dello champagne Jacques Selosse e di altri pochi produttori, assicurano un gusto che esalta le caratteristiche della particella di terreno sulla quale l’uva è stata colta.